martedì 18 aprile 2017

Isabelle Arsenault e "Le meraviglie"

A Bologna durante la Children’s Book Fair vi sono numerose iniziative ma una tra tante ha catturato la mia attenzione, una mostra dedicata al lavoro di Isabelle Arsenault, illustratrice canadese, che studiato studiato Graphic Design presso l'Università del Quebec a Montreal, ha meritato diversi riconoscimenti, tra le quali il Prix du Gouverneur général, il massimo riconoscimento letterario del Canada, vinto per ben tre volte. Due dei suoi picture-books sono stati nominati dal New York Times come “Miglior libri illustrati dell’anno”.
Cloth Lullaby. The woven life of Louise Bourgeois le è valso il BRAW 2017 come miglior libro d’arte. Ha pubblicato Migrant (con Maxine Trottier), Virginia Wolf (con Kyo Maclear, in uscita da Rizzoli), Cloth Lullaby, The woven life of Luise Bourgeois (con Amy Novesky, edito da Abrams), Alpha (edito da La Pastèque). Con la collaborazione della scrittrice Fanny Britt realizza il suo primo romanzo grafico Jane, la volpe e io (edito da Mondadori) e, il suo ultimo lavoro Louis Parmi Les Spectres (edito da La Pastèque).
Vive e lavora a Montreal.


Un’artista che sa scandagliare l’universo delle emozioni –con una spiccata predilezione per il mondo adolescenziale e femminile- tra dolcezza, fragilità, intensità e dolcezza, tratteggiandolo in punta di matita.
dal 5 aprile al 7 maggio 2017 Bologna ospita per la prima volta in Italia Le meraviglie,  mostra che racconta l’universo raffinato e sospeso della talentuosa illustratrice  (Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, Strada Maggiore 34).


LE MERAVIGLIE
Isabelle Arsenault
La peculiarità dell’opera di Isabelle Arsenault risiede nella sua attenzione a indagare le più sottili variazioni dell’animo umano. Nelle sue storie, in un ibrido tra fumetto e illustrazione, l’autrice segue il filo delle emozioni, trasfigurate attraverso il colore e il suo preciso utilizzo. Le sue immagini sono quiete, fragili, chiedono allo spettatore di avvicinarsi gradatamente, di compartecipare con attenzione agli eventi e alle vite di cui diventa lettore. Solo in questo particolare stato di attesa e concentrazione si rivelano le meraviglie. Preziose epifanie che nelle storie trasformano e deviano il corso delle esistenze dei protagonisti, quasi sempre adolescenti, alle prese con il complicato mondo che li circonda. Possono essere un incontro inaspettato con una volpe, il fantasticare per la città, o l’immersione in un romanzo, il fine disegno di un’arazzo, la scintilla da cui esplode un giardino. La presenza o assenza del colore marca i passaggi: da uno stato di realtà a uno stato di immaginazione e di sogno e viceversa, dalla monotonia all’eccezionale, dall’insicurezza alla piena presa di coscienza di sé. Così nel contrasto fra il gioco di nere silhouette e floridi giardini dipinti, si svela il demone che alberga in una Virginia Wolf bambina; in un modo di gamme di grigi, fanno irruzione l’arancione che caratterizza lo spazio del possibile - natura e letterature - in Jane la volpe e io e l’azzurro e il giallo di Louis e i suoi fantasmi, che tracciano come sismografo i pensieri e le conquiste di Louis. Rosso e blu come le lane e l’acqua è invece il mondo raccontato nella biografia d’infanzia di Louise Bougeois. Anche qui, come per Arsenault, i colori diventano la cifra cromatica e simbolica di un’intera opera.


Ma qual’è il segreto per  mantenere sempre una dimensione creativa nei vari passaggi che fanno parte delle sue illustrazioni? Improvvisazione!
Trentacinque anni fa alcuni attori diedero vita a una lega professionista per incontri di improvvisazione in Quebec. In breve tempo divenne nota in tutto il mondo e una delle basi della creatività “quebechese”, capace di usare l’improvvisazione come metodo che portasse beneficio a qualsiasi forma d’arte.
Isabelle Arsenault ha cercato di sviluppare questo approccio negli ultimi quindici anni, nelle sue creazioni e attraverso il suo stile, quest’anno celebrati a Bologna.
Da un foglio bianco o da un qualsiasi spunto, dà il via a un’onda di improvvisazione che attraverso numerosi passaggi si trasformerà nel libro finito.
Nelle sue tavole raccontare e mostra questo metodo/non-metodo, dove limiti e paletti fanno parte di un gioco per esplorare e trovare nuovi modi di raccontare storie.
Oltre alle numerose regole sviluppate nel corso degli anni dalla lega degli incontri di improvvisazione, approfondisce il tema delle memorie, ricorrente in tutte le sue produzioni.
"Jane, la volpe e io" è uno dei libri più belli che abbia mai letto in vita mia. L'ha scritto Fanny Britt, l'ha illustrato Isabelle Arsenault, l'ha pubblicato in Italia Mondadori nella traduzione di Michele Foschini. Racconta il mondo grigio di una ragazza che prova a crescere e i colori che arrivano quando scopre che fragilità significa forza, e ai pugni della vita si può reagire in un terzo modo, diverso sia dal fare la vittima che dal ricambiare l'aggressività. Tutto questo lo scopre (anche) leggendo Jane Eyre. Forse è un fumetto, forse è un racconto illustrato, forse è un romanzo: per me è una storia e basta, e davvero non pensavo che il miracolo potesse ripetersi. Mi sbagliavo: "Louis e i suoi fantasmi", in uscita in questi giorni (stesse autrici, stesso traduttore, stesso editore) è splendido altrettanto. C'è sempre un adolescente rintanato in un mondo proprio e onirico e ci sono sempre degli adulti di cui bisogna prendersi cura.

Virginia Wolf
la bambina con il lupo dentro, 2012
Isabelle racconta la complessa infanzia della grande scrittrice inglese. Nella prima parte del libro l’uso del nero e del grigio trascina il lettore nel malessere della protagonista e le parole urlate da Virginia crescono di dimensione fino a occupare tutta la pagina e diventare immagine. Pian piano il giardino creato dalla sorella, la pittrice Vanessa Bell, invade la storia colorandola e creando un mondo di bellezza e stupore che prende il sopravvento sulla realtà e restituisce a Virginia il buon umore.


Jane la volpe ed io, 2012
Louis e i suoi fantasmi, 2016
Le due opere evidenziano, seppur in modo diverso, delle tappe comuni. Il segno grigio, dominante nei due libri, si colora, in modo sempre ben dosato, per sottolineare il passaggio dalla realtà alla fantasia di Helen o le sensazioni di felicità e tristezza che invadono improvvisamente Louis promettendo al lettore di immedesimarsi nei sogni e nelle speranze dei protagonisti.Esposti qui in parallelo, creano un legame tra le due storie, entrambe scritte da Fanny Britt, per dare suggestioni e differenti punti di vista, creare un collegamento e rimandare ad altre opere, altri protagonisti, altre esperienze.


Il lavoro di Isabelle, si muove fra fumetto e illustrazione, è caratterizzato dal uso peculiare del colore che racconta e si fa portavoce delle emozioni dei suoi personaggi, quasi sempre adolescenti, alle prese con i rapporti familiari e il mondo che li circonda. Un incontro inaspettato con una volpe, il fantasticare per la città, l’immersione in un romanzo, diventano tutti momenti da sottolineare con colori accesi, si trasformano così in improvvise rivelazioni di meraviglie.


Nelle illustrazioni dell’artista è proprio la presenza\assenza di colore a marcare i passaggi: da uno stato di realtà a uno stato d’immaginazione e di sogno e viceversa, dalla monotonia all’eccezionalità, dall’insicurezza alla piena presa di coscienza di se. Ed è proprio dal sogno che prendono vita i giardini di Isabelle Arsenault: realtà alternative fatte di elementi organici, delicate piante e fiori colorati.


Storie profonde e temi difficili vengono raccontati con delicatezza e tatto dall’autrice usando un segno personale. In mostra saranno esposte oltre 100 opere: dalle tavole originali del primo romanzo grafico dell’artista, Jane, la volpe e io, a quelle del suo ultimo lavoro Louis e i suoi fantasmi (in uscita per Mondadori), realizzati entrambi con la scrittrice canadese Fanny Britt. Uno spazio particolare verrà dato anche alle due biografie di artiste illustrate dall’autrice: Cloth Lullaby, The woven life of Louise Bourgeois, con Amy Novesky, edito da Abrams e vincitore del BRAW Bologna Ragazzi Award 2017 come miglior libro d’arte, sull’infanzia della celeberrima artista francese Louise Bourgeois, e Virginia Wolf (con Kyo Maclear, edito da Rizzoli), che narra l’intenso e intricato rapporto fra Virginia Woolf e sua sorella Vanessa Bell bambine. Alpha (edito da La Pastèque), un ricco abbecedario visivo che reinterpreta il codice dell’alfabeto NATO con ingegno e fantasia, sarà esposto fra le sale del Museo, facendo da controcanto visivo ai codici musicali e agli strumenti che il museo conserva.
Vi consiglio di consultare anche il sito ufficiale di Isabelle : www.isabellearsenault.com
Una breve recensione della mostra presente sul blog di illustrazione AD UN TRATTO : http://aduntratto.com/magazine/Le-Meraviglie-mostra-di-Isabelle-Arsenault

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